Archivio per febbraio 2010

British roller coaster/5

febbraio 28, 2010

Lord Mandelson, ministro delle attività produttive, e Gordon Brown

So cosa sta pensando Gordon: “Ride bene chi ride ultimo”.
Stamattina, prima di urlare contro qualche collaboratore come sua abitudine, avrà letto la prima pagina del Sunday Times. E ci sarà rimasto di stucco: “Gordon Brown si appresta a vincere le elezioni”, titola l’autorevole domenicale londinese. Nero su bianco in front page.
Lo sapevo! La beffa era nell’aria, caro Cameron…

Secondo l’ultimo sondaggio di YouGov, questa sarebbe la nuova situazione:

Tory 37%
Labour 35%

Due miseri punticini di distacco, con i conservatori in evidente picchiata e il governo in gran ripresa. Era da più di un anno che i due partiti non erano così vicini.

E, causa sistema maggioritario e una mappa dei collegi elettorali favorevole ai laburisti, il partito del premier avrebbe 317 seggi, contro i 263 dei rivali.

A questo punto, con le probabili elezioni fissate al 6 maggio (data non ancora ufficiale), è allarme rosso nel campo Tory, dove si pensava che la vittoria fosse scontata. Molti, a quanto pare, non gradiscono la modernizzazione conservatrice voluta da Cameron.
Lo stesso Dave, però, nega tutto in un’intervista allo stesso Sunday Times: «Alcuni mi dicono: “gioca sul sicuro, cerca di vincere senza far nulla, il governo è in gravi difficoltà”. Io dico: “No. Questo è il partito conservatore, che offre cambiamenti radicali. Io raddoppio, sul cambiamento”».
Vabbé. Gordon, intanto, se la ride di gusto…

Lara Croft street

febbraio 28, 2010

Lara Croft, protagonista del videogioco Tomb Raider

I 200.000 abitanti di Derby, cittadina popolosa nelle Midlands orientali, sulla riva occidentale del fiume Derwent, hanno preso la loro decisione: Lara Croft avrà una via col suo nome.
Sì, quella gnocca tutta pixel e curve di Tomb Raider.

Le autorità del posto avevano lanciato un sondaggio via internet: Lara – come suo solito – ha stracciato ogni avversario. Ha vinto con l’89% delle preferenze.
Chiamali scemi.
Non c’è da stupirsi: non tutti sanno che l’eroina di milioni di adolescenti è nata proprio qui, a Derby, vecchia sede della Core Design, l’azienda che ha inventato il videogioco.

Lucy Care, membro del consiglio cittadino, ha preso la cosa con filosofia: “è stata creata a Derby e merita un posto accanto alle icone più tradizionali della città”.
I nerd della zona ringraziano.

The football horror picture show

febbraio 27, 2010

Il tackle di Shawcross sulla caviglia destra di Ramsey (Paul Thomas/Action Images)

Ramsey crolla a terra, in lacrime

La regia inglese non ha mandato neanche il replay del fallo, impressionante. I video su YouTube sono stati (inizialmente) rimossi.

Al Britannia Stadium di Stoke-on-Trent si gioca Stoke City-Arsenal. La gara finisce 3-1 per i Gunners, ma negli occhi di tutti rimarrà il tackle di Ryan Shawcross che spezza la gamba destra del 19enne Aaron Ramsey.

Il gallese viene subito soccorso, tra la disperazione dei compagni che si mettono le mani tra i capelli. Shawcross, espulso, esce dal terreno di gioco in lacrime. Ramsey viene immediatamente trasportato in barella verso l’ospedale, con una maschera d’ossigeno.

In campo c’era anche Eduardo, che circa due anni fa aveva subìto un infortunio simile.
In bocca al lupo, Aaron!

La sai l’ultima?

febbraio 27, 2010

La foto "incriminata"

Poi non vi chiedete come mai ci sono le barzellette sulle forze dell’ordine…
A Sunderland, un uomo di 48 anni, Kevin Geraghty-Shewan, è stato arrestato per aver scattato questa fotografia col cellulare a suo figlio Ben, di 4 anni, di fronte a un centro commerciale.

Lo avevano scambiato per un pedofilo.
In che mani stiamo…

Picture of the day

febbraio 27, 2010

Bridge rifiuta la stretta di mano di Terry e passa oltre

La partita del mese: Chelsea-ManCity finisce 2-4. Tutto il Regno, però, attendeva il primo incontro/scontro tra John Terry e Wayne Bridge dopo lo scandalo Perroncel.
Bridge, uno che non perdona, alla vigilia l’aveva detto: “Non stringerò la mano a JT”.
Detto, fatto. Uomo d’onore.

Tailored by England

febbraio 27, 2010

Il frontman dei Kasabian presenta la nuova maglia dell'Inghilterra (Flickr)

Moltissimi – me compreso – danno l’Inghilterra per favorita: riusciranno i Tre Leoni ad aggiudicarsi il Mondiale di calcio sudafricano?
Sono aperte le scommesse.
La Umbro, intanto, ha pronta la nuova maglia da trasferta. Bellissima. Mi ricorda quella del ’66. Quella fortunata.
Ci ha pensato nientepopodimenoché Tom Meighan, il frontman dei Kasabian, a presentarla al mondo, durante un concerto all’Olympia di Parigi. Da non credere, vero?

Guardate il video del making of con le stelle della Nazionale, sotto: non scherzano per niente sti qua!

British roller coaster/4

febbraio 26, 2010

Reuters (c)

Rieccoci, mio affezionatissimo pubblico, al nostro consueto appuntamento dedicato ai sondaggi politici in vista delle prossime general elections.

Applausi

Lo sapete, la data delle elezioni non è ancora stata fissata, ma gli ultimissimi polls targati Ipsos-Mori per il Daily Telegraph avrebbero dello sconvolgente: potrebbe essere ancora Gordon Brown il leader del nuovo partito di maggioranza.

Ooooohhhhhhhhhhhhhhh!!!!

Un colpo di scena davvero inaspettato.
Sarebbero solo 5 i punti di distanza tra le due formazioni, la forbice più stretta da 14 mesi a questa parte:

Tory 37%
Labour 32%
Liberal Democrat 19%

Ok, gli uomini di Brown sono ancora sotto. Paradossalmente però, a causa dell’effetto combinato del sistema maggioritario e di una ripartizione a loro favorevole dei collegi elettorali, con questo scarto i laburisti prenderebbero 19 seggi in più anche se non avrebbero la maggioranza assoluta.

Il risultato sarebbe il cosiddetto Hung Parliament (il Parlamento “appeso”, cioè senza una maggioranza certa per far passare le leggi), che non si verifica in Gran Bretagna dal 1974.

Pare che Gordon, per la contentezza, abbia risparmiato ai suoi collaboratori le solite frustate giornaliere…
(passatemi la battuta)

Pompeys falling

febbraio 26, 2010

Fratton Park, la casa del Portsmouth

Nuvole nerissime sovrastano gli spalti vuoti del Fratton Park. Per Balram Chainrai, il quarto e attuale proprietario della stagione del Portsmouth,  quella di ieri doveva essere la giornata della svolta. Ha passato la sera al cellulare, in trepidazione. Attendeva un compratore. I minuti erano contati.

Peter Storrie, il Chief Executive, iersera gli si è avvicinato con l’aria sconsolata e la voce traballante: “Niente da fare, Sir. I documenti non sono arrivati in tempo”. Chainrai ha scosso la testa. Sapeva benissimo cosa voleva dire. Poco dopo, anche i tifosi erano a conoscenza dell’inevitabile: “Il Portsmouth è, dalle 10.20 di stamattina, in amministrazione controllata“. Debiti troppo pesanti.

E’ la prima volta che accade, ad un club di Premier League. Triste primato.
Storrie si dimetterà appena il club verrà acquistato da un nuovo imprenditore. I lavoratori rischiano il licenziamento.

Una fine annunciata: il passivo dei Pompeys, d’altronde, sfiora i 70 milioni di euro. Nelle prossime ore il manager Avram Grant incontrerà i giocatori per decidere un’autoriduzione degli stipendi.

La squadra, che ha vinto la Coppa d’Inghilterra nel 2008, è attualmente ultima in classifica con 16 punti dopo 26 giornate, a sette lunghezze dal Burnley penultimo. Ora, subirà anche una penalizzazione di nove punti. Domani giocherà proprio contro il Burnley: sembra uno scherzo del destino. Tra le due formazioni, ci saranno 16 punti di distanza.
I nuvoloni neri si addensano, sempre più minacciosi, sulle 20.000 teste del Fratton Park.

Gente presa male

febbraio 25, 2010

Wayne Bridge

Wayne Bridge abbandona la Nazionale inglese. Il terzino sinistro del City – il cornificato dell’affaire JT-Perroncel – l’ha annunciato oggi in un comunicato. Addio Sudafrica.
Wayne, che il Times definisce “devastato”, secondo il Guardian non sopporterebbe una convivenza in ritiro con l’ex miglior amico Terry per poi fare panchina a favore di Cole.

“Ho pensato a lungo – ha detto Bridge – sulla mia posizione all’interno della squadra, alla luce dei fatti delle ultime settimane. Per me è sempre stato un onore giocare per l’Inghilterra. Ma la mia presenza nella squadra sarebbe insostenibile e una potenziale fonte di divisioni interne”.

Non ha preso molto bene la faccenda…

Questa grossa grassa (super indebitata) Premier League

febbraio 24, 2010

La Premier League è il primo campionato del ranking europeo

Compito: Prendere tutti i campionati di calcio in Europa, metterli insieme e sommarne i debiti economici.

Problemino semplice sempice di finanza sportiva, che l’Uefa ha svolto e risolto con un bel 10 e lode.
Il risultato?
I debiti della Premier League superano la somma totale di tutti (ripeto: TUTTI) gli altri campionati europei.

Questo è quanto è uscito fuori da un rapporto del massimo organismo calcistico europeo che si intitola “European Club Footballing Landscape”, e che ha analizzato i conti economici della stagione 2007-08 (l’ultima disponibile) di 732 club in possesso della licenza Uefa.

Le 18 società del campionato inglese totalizzano assieme un passivo di quasi 4 miliardi di euro, l’equivalente del 56% dell’indebitamento totale del calcio continentale. Quattro volte superiore al secondo campionato più indebitato, la Liga spagnola. Manchester United e Liverpool, da sole, totalizzano un passivo di oltre un miliardo di euro.
E meno male che dal conteggio sono state escluse Portsmouth e West Ham, due delle società più indebitate, perché sprovviste quell’anno della licenza Uefa proprio per via delle critiche condizioni economiche.

Certo, la Premier League rimane sempre il campionato che fattura di più, con una media di 122 milioni di euro distribuiti ai club tra diritti tv e altri introiti commerciali.
Nelle prossime settimane la Uefa pubblicherà il rapporto con nuovi dettagli, e presenterà le sue nuove regole finanziarie. Platini obbligherà i presidenti a ripianare ogni debito a partire dalla stagione 2012-13.

Come hanno risposto i gran capi della Premier League e della Football Association? Con un assioma: “Se facciamo più soldi di tutti, allora abbiamo tutto il diritto di chiedere prestiti più grossi”.
Ognuno risolve i problemi a modo suo…