Archive for the ‘Arts & Entertainment’ category

There is no end to the West End

agosto 2, 2010
Trafalgar Square - London

Trafalgar Square - London

Ma lo sapevate che a Trafalgar c’è la stazione di polizia più piccola del mondo? No, perché se non lo sapevate, siete un pò sfigati. Ma niente paura, ho quello che fa per voi: per conoscere tutto quello che c’è da sapere sul West End di Londra, non vi resta che fare un salto nella centralissima e splendida Trafalgar Square, dove è stato allestito – pensate un pò – un super labirinto gigante.

(Qui ci sta benissimo un Mecojoni!)

Fateci una capatina, ve lo consiglio. Perdetevi pure, tra le siepi. Saprete cose che gli umani neaaaanche immaginano (ma anche sì), troverete tante curiosità, parecchie chicche, temi e divertimenti vari. Insomma, eddaje, fateci un salto, sù. Avete tempo fino a venerdì.
Cliccate qui per tutte le info.

To be or not to be

Maggio 13, 2010

Photograph: Felix Clay

Michael Sheen è uno dei miei attori preferiti. La sua interpretazione di Tony Blair in The Queen è impressionante, il suo David Frost illuminante, il suo Brian Clough pazzesco.

Quello che non sapete, ma-che-potevate-pure-immaginare-eccheccazzo, è che Sheen è uno degli attori Shakespiriani più acclamati del Regno (ha già portato sul palco Romeo ed Enrico V ottenendo successi clamorosi).

Ora, tornerà di fronte alle luci della ribalta portando allo Young Vic Theatre di Londra, il prossimo anno, una pietra miliare della drammaturgia britannica, la tragedia più conosciuta e citata del globo, un testo cruciale per ogni attore maturo: l’Amleto. Sarà diretto da Ian Rickson.

“E’ una sorta di rito di passaggio per un attore”, ha detto Michael. “E’ qualcosa che riguarda la vera natura della vita, della morte e della realtà. Voglio rendere la rappresentazione scomoda e disorientante per lo spettatore”.

Se passate da Londra, insomma, non potete perdervelo.

Young Vic
66 The Cut
Waterloo, London

SE1 8LZ
tel. +44 020 7922 2922
Email: boxoffice@youngvic.org

Picture of the day

Maggio 2, 2010

Bethany Clarke/The Times

Guardateli, tutti nudi come li ha fatti mammà. Al Peel Park di Salford, nel Lancashire (a due passi da Manchester), si sono ritrovati in tantissimi per l’ultimo progetto di Spencer Tunick, il fotografo americano famoso per i suoi nudi di massa. Le foto sono state commissionate dalla Lowry Gallery per celebrare il suo 10° anniversario. Happy birthday!, e mani in alto!

ps. clicca qui per la fotogallery.

Harry Potter and the missing script

aprile 3, 2010

"Harry Potter And The Deathly Hallows" (la prima parte) arriverà nelle sale cinematografiche a Novembre. La seconda parte a Luglio

Il Waterside Tavern è un pub di Kings Langley, Herts. Niente di speciale, se non fosse che lì, spesso, vanno ad ubriacarsi gli addetti ai lavori dell’ultimo film di Harry Potter. Macchinisti, operatori, assistenti, staff tecnico, persino il protagonista, Daniel Radcliffe. Un pò di relax ci vuole, ci mancherebbe.

Il nuovo capitolo della saga si chiama “Harry Potter e i Doni della morte”. E un “dono”, in effetti, l’allegra crew ce l’ha lasciato, lì nella Taverna, in bella vista.

Tra una pinta di birra e l’altra (e un’altra ancora), qualcuno, incautamente, andando via ha dimenticato il COPIONE del film nel pub.
Un fan, seduto al tavolo a fianco, l’ha visto, l’ha subito recuperato e l’ha dato al Sun.

Ora, non mi voglio soffermare sull’idiozia di questa gente che, a dispetto delle 250 milioni di sterline messe a bilancio dalla Warner per la pellicola, si permette di perdere un pezzo così importante, con tanto di scritta “Private and Confidential” stampata in copertina. E non voglio neanche commentare il fatto che questa sia la terza volta che accade: nel 2003 furono trovate copie dell’Ordine della Fenice in un campo del Suffolk, sei settimane prima della pubblicazione del libro; quattro anni fa il copione dello stesso film fu scovato nel Kent sulla A25, a Chipstead.

Non mi accanisco perché, in realtà, la notizia è un’altra: chi ha letto la sceneggiatura dimenticata, dice che la storia sarà diversa da quella raccontata da JK Rowling!!!! Non sarà fedele alle pagine che milioni di lettori (me compreso) hanno adorato: si parla di “differenze drammatiche” rispetto al libro.

Ma si può????
Vatti a fidare degli americani, ahò..

Rankin’s Cheeky @Annroy Gallery

marzo 12, 2010

(c) Rankin

Se siete a Londra nei prossimi giorni, fate un salto alla Annroy Gallery (110-114, Grafton Road a Kentish Town): da ieri e fino all’11 aprile saranno in mostra le fotografie di Rankin, uno dei fotografi più discussi – e sfacciati – della Gran Bretagna.

L’esposizione, Rankin’s Cheeky, celebra le forme femminili in tutta la loro gloria. Non ve ne pentirete.
La mostra è aperta dal Lunedì al Venerdì dalle 11 alle 18, il Sabato e la Domenica dalle 12 alle 18.
Non ringraziatemi troppo…

Dear JK Rowling, ora non dirmi che Harry Potter in realtà si chiama Willy!

febbraio 19, 2010

JK Rowling, la "mamma" di Harry Potter

Ok. Calma. In questi anni ti ho considerato come una Maestra di vita, ti ho idolatrato, ho ringraziato il Cielo per aver donato al mondo il tuo genio assoluto. L’intera saga di Harry Potter mi ha emozionato, mi ha divertito, mi ha fatto sognare.
Sono cresciuto con i tuoi libri: La pietra filosofale l’ho letto nel 1998, appena uscito. E poi: La camera dei segreti, Il prigioniero di Azkaban, Il calice di fuoco, l’Ordine della fenice, il Principe mezzosangue, i Doni della morte.
Sette libri magici.

Ora, però, mia cara JK Rowling, vengo a sapere che sei stata citata in giudizio per plagio da un certo Adrian Jacobs, uno scrittore di libri per bambini. Pare che il quarto volume del gagliardo Potter, Il calice di fuoco, sarebbe pieno zeppo di elementi tratti da un suo libro del 1987:”Le avventure del mago Willy“.

Non sarebbe tanto la storia, JK, ad essere stata “rubata”, quanto le descrizioni degli ambienti: le prigioni, gli ospedali, le scuole. Sì, pure le scuole. Anche le regole della gara tra maghi, il Tri Wizard Tournment – dicono questi qui – non sarebbe propriamente farina del tuo sacco.

Va bene. E’ solo un’accusa, l’ennesima. “Assurda” e “infondata”. D’altronde, hai già vinto tre cause per plagio. Hai detto che ti “dispiace di essere ancora una volta accusata di aver preso materiale da un’altra fonte”. E probabilmente è vero che non hai “mai sentito parlare dell’autore di questo libro”.

Ti credo.

La causa è stata intentata alla tua casa editrice, la Bloomsbury Publishing, dall’amministratore del patrimonio di Jacobs, morto in povertà in un ospizio nel 1997 dopo aver venduto cinquemila copie del suo libro. Ora questi, da te, vuole 500 milioni di sterline. Cinquecento. Mica bruscolini…

ps. Io, in realtà, non sono così agitato. E tu?

La copertina de "Le avventure del mago Willy", di Adrian Jacobs, 1987